ARONA. Mercoledì scorso 25 ottobre si è svolto il primo dei quattro incontri con l'autore organizzati dalla libreria Librami. Ivana Comoli , giornalista di Donna Moderna. Ha intervistato la psicologa Camilla Moro Saporiti autrice del romanzo "Il filo" pubblicato da Tranchida Editori. Una trama alla ricerca di se stessi, che sembra essere il tema dei quattro incontri, viene sottolineato da un dialogo madre-figlia. . Una ricerca sui sentimenti, un percorso che tende a provocare nel lettore delle emozioni.
"Perché questo libro?" chiede Ivana Comoli.
La risposta dell'autrice scaturisce da un travaglio: "Sono stata zitta per troppo tempo".
Farsi capire, un inquietante filo che accompagna la vita di ognuno, non sempre il pensiero trova l'articolazione tempestiva e coerente nelle parole; non rimane che ripercorrere le opportunità svanite sul foglio bianco che non comprende, ma accoglie e non giudica.
La figura della madre ha elementi contradditori: vuole una figlia libera ed emancipata ma non conosce l'emancipazione dei sentimenti e non è per Lucilla, la protagonista, un modello sicuro per la vita del profondo. per la vita del profondo. "Per amare bisogna prima di tutto amare se stessi" ci dice Camilla Moro, che invita ad un'autoanalisi sui condizionamenti, su coloro che li hanno provocati.
Un senso di rabbia e di odio e quindi di colpa per i sentimenti scaturiti, poi il superamento ad una consapevolezza della propria identità.
Mettere in discussione i propri genitori fa paura, il conflitto rischia di essere accantonato per vivere nella nevrosi. Per l'autrice, nella sua duplice identità di figlia e di terapeuta, il rapporto simbiotico iniziale con la madre è predominante rispetto al conflitto di Elettra, mettere in discussione il primo oggetto d'amore non è aspetto semplice, coinvolge l'origine di ogni certezza.
L'intervista si chiude sul ritratto dell'autrice, Camilla Moro Saporiti, una psicologa alla ricerca di certezze nell'autoidentificazione da contrapporre alle esili e convulse personalità delle adolescenti che, rivolgendosi a lei, esprimono all'inizio della loro sofferenza un rapporto mancato con la propria madre.
In questo mondo dell'interiorità l'ancora alla vita reale è sempre stata sostenuta dalla conduttrice dell'intervista, la giornalista Ivana Comoli. Un incontro per capirsi, due personaggi, due donne a confronto per superare diversi punti di vista.